I TV Hisense sono compatibili con il digitale terrestre DVB-T2
I televisori dell’azienda si distinguono non solo per le tecnologie avanzate e un ottimo rapporto qualità/prezzo ma anche per la compatibilità con lo standard digitale terreste di prossima generazione.
La gamma di TV Hisense si contraddistingue per l’estrema ricchezza di soluzioni: modelli di alta gamma con tecnologie OLED o ULED, tagli diversi di schermo per una semplice integrazione in ambiente, un corredo tecnologico non indifferente e, non da ultimo, la compatibilità con la trasmissione digitale terrestre di prossima generazione, ovvero il DVB-T2. Questo, in particolare, assume tratti di stretta attualità, visto il futuro switch off e la disponibilità, a partire da oggi, del bonus TV di 50 euro per il passaggio a un TV compatibile prima che quello vecchio diventi inutilizzabile con il segnale digitale terrestre.
Per quanto ci sia ancora tempo (lo switch off avverrà nel 2022), chi si trova nella necessità di sostituire il TV può rivolgersi fin da subito a un modello Hisense, la cui gamma attuale è compatibile con il sistema digitale terrestre di prossima generazione. Non c’è strettamente bisogno di orientarsi verso un modello di alta gamma, come un OLED (O8B) o un ULED (U7B o U8B), nonostante queste fasi di passaggio obbligato siano sempre un grosso incentivo verso il rinnovamento e il miglioramento della tecnologia di casa. Hisense ha nel suo DNA il miglior rapporto qualità/prezzo possibile e offre dunque, anche nella gamma media come nelle serie B55 e B56 (con tagli da 32’’ o 40’’) oppure in quelle B75, B73 o B71 (43’’, 50’’, 55’’ e 65’’) una qualità d’immagine di alto livello unita a un design curato e a un prezzo assolutamente abbordabile. Perché se bisogna cambiare, tanto vale prendersi qualche soddisfazione.
Switch off e bonus TV: di cosa si tratta
A gennaio 2020 è previsto l’inizio di un iter che porterà, tra il 21 e il 30 giugno 2022, allo spegnimento di tutte le trasmissioni nell’attuale standard digitale terreste, cioè DVB-T. In termini pratici questo significa che, a metà 2022, tutti i televisori non compatibili con il sistema DVB-T2 non potranno più ricevere i canali del digitale terrestre. Nell’immediato, non c’è dunque da preoccuparsi: inizialmente sono previste attività di ridefinizione delle frequenze il cui impatto sull’utente finale sarà nullo o, al massimo, imporrà la risintonizzazione dei canali. È però importante iniziare a pensarci fin da subito, magari approfittando proprio dell’incentivo governativo, che è pensato per sostenere le fasce più deboli nel processo di sostituzione del TV (o dei decoder): il bonus, del valore di 50 euro per nucleo familiare, può essere erogato solo in caso di ISEE inferiore ai 20.000 euro.
Quando il TV è da cambiare e quale modello scegliere
La domanda è sempre la stessa: il mio TV va sostituito? La risposta, purtroppo, è un po’ articolata e non sempre certa: la certezza è che tutti quelli acquistati dal 1° gennaio 2017 in poi sono senza dubbio compatibili con DVB-T2 e HEVC, quindi non necessitano di sostituzione. Ma anche tanti modelli precedenti lo erano, e in questi casi occorre andare a consultare i manuali di istruzioni e le specifiche tecniche: è chiaro che, più anni ha il proprio TV, minori sono le possibilità che sia compatibile col nuovo formato trasmissivo.
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