Su Tom's Hardware l'opinione di Alessandro Papini, Presidente della Federazione. "Meglio grazie al GDPR, ma c'è ancora molto da fare, il livello di consapevolezza è ancora piuttosto basso." Per leggere l'articolo completo clicca QUI.
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Su LineaEDP i commenti di Alessandro Papini, Presidente dell'Associazione. "La sicurezza dei dati dipende sia da chi li concede, sia da chi li gestisce. Le aziende devono fare molto di più per proteggere i propri sistemi." Per leggere l'articolo completo clicca QUI.
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TechfromtheNet dedica un articolo al punto di vista dell'associazione e riporta il pensiero del presidente Alessandro Papini: "Il GDPR ha segnato un passo in avantim ma c'è ancora molto da fare." Per leggere l'articolo completo clicca QUI.
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Bitmat riporta integralmente le osservazioni di Alessandro Papini, Presidente dell'Associazione, rilasciate in occasione del Data Protection Day. Ci sono molte luci e ombre sul GDPR. Per leggere l'articolo completo clicca QUI.
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Data Manager online riporta la riflessione dell'Associazione sulla situazione attuale della protezione dei dati, a un anno e mezzo dall'entrata in vigore del GDPR. "Le aziende possono e devono fare di più." Per leggere l'articolo completo clicca QUI.
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In occasione della Giornata Europea per la protezione dei dati, Alessandro Papini, Presidente dell'Associazione commenta la situazione attuale: "Meglio grazie al GDPR, ma c'è ancora molto da fare". Ricorre oggi la 14° Giornata Europea per la protezione dei dati e, a un anno e mezzo di distanza dall’entrata in vigore del GDPR, rappresenta una buona occasione per fare un bilancio di ciò che è successo e qualche considerazione sulla situazione attuale. ...
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Tech Economy riporta la posizione dell'Associazione, secondo la quale è necessario un dibattito su questo tema per creare strumenti legislativi a tutela di chi utilizza software e piattaforme online. Per leggere l'articolo completo clicca QUI.
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La notizia emersa lo scorso 10 ottobre riguardo una possibile indagine del governo statunitense sull'app cinese riaccende i riflettori sui problemi legati alla privacy e alla libertà di espressione. L’applicazione, che dal 2016 a oggi si è guadagnata un posto di primo piano al punto da essersi accreditata come la più credibile competitor di Facebook, sarebbe finita nel mirino del senatore repubblicano Marco Rubio per problemi legati alla sicurezza nazionale. ...
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