Ritorno dell’ora solare: come affrontare gli effetti sul sonno e sulla salute

Ora solare in arrivo: il decalogo dello Sleep Coach per un sonno e una salute migliori

Per il ritorno dell’ora solare lo Sleep Coach Loris Bonamassa stila un decalogo per gestire al meglio il cambiamento senza ripercussioni sul nostro benessere fisico e mentale.

 

Manca poco: nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre 2023, precisamente alle ore 3.00, si dovrà dire addio all’ora legale.

È vero, le lancette degli orologi torneranno indietro di un’ora per darci un’ora in più di sonno, ma non è tutto oro quello che luccica.

Sicuramente 60 minuti in più di buio significano 60 minuti in più per riposare, ma anche un’ora in meno di luce, fonte di buonumore.

Se abbiamo meno luce, il nostro bioritmo è sottosopra. Come mai?

Lo spiega Loris Bonamassa, il primo Sleep Coach italiano, secondo il quale questo cambio d’orario potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio, con ripercussioni significative sulla nostra salute e sulla qualità della nostra vita.

Sembra banale ma, come testimoniano recenti ricerche, in realtà questo spostamento porta con sé diversi effetti collaterali.

Per esempio, è dimostrato che un italiano su due nei giorni successivi al cambio dell’ora riscontra disturbi del sonno che coincidono con la fatica ad addormentarsi e svegliarsi.

Questo riduce la qualità e la quantità del sonno, portando a un aumento dell’affaticamento e dell’irritabilità.

In alcuni casi si possono avere addirittura problemi cardiovascolari e attacchi di cuore.

Possibili scompensi fisiologici

La risposta al perché l’ora solare influenzi così tanto e negativamente il nostro organismo va ricercata innanzitutto nell’alterazione dei ritmi circadiani, ovvero i cicli che regolano il sonno, la temperatura corporea, la secrezione degli ormoni e molto altro.

Ma non solo. L’uso eccessivo di luci artificiali, comprese quelle provenienti dai dispositivi elettronici, confonde ulteriormente i nostri ritmi biologici, impedendo un riposo di qualità perché inibiscono la produzione di melatonina, un ormone chiave per il sonno naturale.

Il decalogo dello Sleep Coach

Il consiglio del dott. Bonamassa è quello di prepararsi in anticipo e per questo ha stilato un elenco di 10 buone pratiche per aiutare grandi e piccoli ad arrivare “preparati” e senza stress al cambio d’ora:

  1. Andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora
  2. Sospensione della tecnologia a letto. È fondamentale evitare la vicinanza agli schermi blu e la sovrabbondanza di notizie negative
  3. Fare un bagno caldo prima di andare a letto
  4. Leggere un libro di carta
  5. Cenare presto, almeno tre ore prima di andare a dormire, prediligendo pasti leggeri con cibi come il pesce (con vitamina D), le insalate e la verdura ed evitando gli alimenti piccanti. Concedersi poi una ricca colazione al risveglio, anticipando la sveglia di 10 minuti già dai giorni precedenti il cambio dell’ora.
  6. Evitare alcol e sostanze eccitanti come il caffè e il tè.
  7. Non fare attività fisica alla sera perché attiva il metabolismo.
  8. Meditare per prendere consapevolezza del proprio respiro.
  9. Bere un bicchiere di latte caldo, una tisana o camomilla prima di dormire.
  10. Prima di addormentarsi, celebrare almeno 3 cose del giorno appena passato.

Il nostro benessere è una parte essenziale della nostra vita.

Pertanto è importante rispettare i propri ritmi biologici e adottare sane abitudini. La differenza sulla qualità del sonno e sulla salute si noterà immediatamente e il nostro corpo ci ringrazierà.

POTREBBERO INTERESSARTI

Action Liguria, apre il suo primo negozio nella città di Savona

Action sbarca nuovamente in Liguria e apre il suo primo negozio nella città di Savona

Action Cinisello Balsamo, aperto il settimo store a Milano

Action apre il settimo store nella provincia di Milano. Arriva a Cernusco sul Naviglio

Action approda nuovamente in Lazio, aprendo uno store a Latina

Action approda nuovamente in Lazio, aprendo uno store a Latina

MioDottore Movember

MioDottore svela i risultati dell’indagine sulla prevenzione maschile: le strategie comunicative sono da rivedere