qualità aria netatmo

Netatmo presenta i risultati del sondaggio sulla qualità d’aria

I dati dello studio rivelano che il 45% degli italiani respira quotidianamente aria inquinata nella propria casa e che la qualità dell’aria delle abitazioni italiane è tra le meno sane in Europa.

Secondo un sondaggio condotto da Netatmo nel 2018 in 12 paesi europei su un campione di più di 1.000 Stazioni Meteo Intelligenti per ciascun paese, quasi la metà degli italiani[1]  respira quotidianamente aria inquinata nella propria abitazione. Dal momento che trascorriamo circa 16 ore del nostro tempo all’interno di un edificio[2], è fondamentale controllare la qualità dell’aria interna e adottare le tecniche giuste per avere un ambiente più sano.

Stando ai dati misurati dalle Stazioni Meteo Netatmo, in media il 45% delle abitazioni italiane supera, almeno una volta al giorno, la soglia di 1.000 parti per milione (ppm) di CO2. Ciò significa che queste abitazioni non sono sufficientemente ventilate per evacuare gli agenti inquinanti. Le cattive abitudini in termini di aerazione sono in parte responsabili di un ricambio d’aria insufficiente: quasi il 60% degli europei non ventilano le loro abitazioni almeno due volte al giorno[3], come raccomandato da numerosi organismi sanitari.

Le case italiane sono le più inquinate d’Europa

 In Europa la media delle abitazioni che risultano inquinate ogni giorno è del 22%. In Italia questa percentuale sale al 45%, ovvero il doppio della media europea. In proporzione, l’Italia conta il maggior numero di case inquinate d’Europa. Il quadruplo rispetto alla Svezia, in testa alla classifica per qualità dell’aria.

Tali disparità possono essere dovute ad abitudini di aerazione diverse, nonché a norme e meccanismi di ventilazione che variano da un paese all’altro[4]. Per esempio, in Francia il 75% delle abitazioni indipendenti costruite prima del 1990 vantano una ventilazione cosiddetta naturale, mentre nel restante 25% dei casi è meccanica. In Svezia, soltanto il 40% delle case dispone di una ventilazione naturale, contro un 60% che ne possiede una meccanica[5].

Variazione della qualità dell’aria interna in base alle stagioni

La qualità dell’aria interna nelle case italiane varia in base alle stagioni. In estate, l’aria è inquinata nel 25% dei casi, mentre in inverno, il valore sale al 57%, ovvero oltre al doppio rispetto alla stagione estiva. Ciò si spiega con il fatto che in inverno il comfort prevale sulla qualità dell’aria. Infatti, un europeo su due non apre le finestre a causa del freddo3. Tuttavia, arieggiare l’abitazione per cinque minuti da due a quattro volte al giorno permette di cambiare l’aria senza perdere calore.

Il 7 gennaio 2018 è stato il giorno più inquinato dell’anno

La qualità dell’aria interna varia anche in base ai giorni dell’anno. Per esempio, domenica, 7 gennaio 2018 è stato il giorno più inquinato: l’aria del 66% delle abitazioni italiane è risultata malsana. Durante le festività di fine anno, gli italiani si riuniscono numerosi nelle proprie case, trascorrendovi più tempo del solito senza tuttavia ventilare di più. Si spiega così in parte questo risultato.

 Come migliorare la qualità dell’aria in casa?

 Con il 45% delle case italiane in situazione insana almeno una volta al giorno, controllare la qualità dell’aria in casa è fondamentale.

Seguire le raccomandazioni di aerazione due volte al giorno è il primo passo essenziale. È importante inoltre poter determinare il momento migliore per ventilare la casa e la durata ideale per abbassare il tasso di CO2 e far fuoriuscire così gli agenti inquinanti.

La Stazione Meteo Netatmo permette di migliorare il proprio ambiente giorno dopo giorno. L’utente controlla in tempo reale la qualità dell’aria interna dal proprio smartphone, ne segue l’evoluzione nel tempo e può riconoscere gli effetti positivi delle proprie azioni. Non appena viene raggiunta la soglia di 1000 ppm, l’utente riceve un avviso sul proprio smartphone che gli consente di adottare immediatamente le misure adeguate per migliorare la qualità dell’aria interna e purificare l’ambiente.

[1] Studio Netatmo condotto tra gennaio e dicembre 2018 su un minimo di 1000 Stazioni Meteo Netatmo in Francia, Norvegia, Svezia, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Italia, Danimarca, Inghilterra, Repubblica Ceca, Polonia, Belgio.

[2] World Health Organisation. “Combined or multiple exposure to health stressors in indoor built environments.”

http://www.euro.who.int/en/health-topics/environment-and-health/air-quality/publications/2014/combined-or-multiple-exposure-to-health-stressors-in-indoor-built-environments

[3] Healthy Home Barometer 2016, European Survey by the Velux Group

[4] La ventilazione naturale permette di ventilare senza meccanismi, grazie al passaggio dell’aria mediante apertura delle finestre o alla presenza di griglie di ventilazione. La ventilazione meccanica consiste in un dispositivo meccanico che garantisce il ricambio permanente d’aria all’interno delle stanze.

[5] Bâtimétiers N° 41 – 2015 | DOSSIER. Studio condotto nel 2014 dal Costic (Comité scientifique et technique des industries climatiques) e da Strategic Scout nell’ambito del Programme recherche développement métier della Fédération Française du Bâtiment.

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