Music Inside Rimini – daily news

Music Inside Rimini

Oggi a Music Inside Rimini 2018 si è parlato delle caratteristiche che deve avere un concerto capace di battere il primato mondiale per il più alto numero di spettatori paganti. A spiegarlo è stato lo staff tecnico del progetto nel convegno dedicato al Modena Park 2017, che ha messo in luce il punto di vista di Diego Spagnoli, direttore di palco e componente della band di Vasco Rossi. Un altro tema affrontato ha riguardato il futuro delle etichette discografiche tradizionali, con una tavola rotonda interamente focalizzata sull’industria musicale. A moderare l’incontro Pierfrancesco Pacoda, giornalista e uno dei massimi esperti nazionali di tendenze musicali.

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Daily News – Domenica 6 maggio 2018

IL MODENA PARK, UNICO E IRRIPETIBILE

Quali caratteristiche deve avere un concerto capace di battere il primato mondiale per il più alto numero di spettatori paganti? A spiegarlo oggi al Music Inside Rimini 2018 è stato lo staff tecnico del progetto nel convegno dedicato al Modena Park 2017 e che ha coinvolto le voci più importanti degli ideatori dell’intero sviluppo tecnologico e artistico del concerto che si è tenuto lo scorso 1 luglio 2017. Secondo Diego Spagnoli, direttore di palco e componente della band di Vasco Rossi (nella foto allegata, n.d.r.), il segreto del successo di un grande evento è basato sul concetto che “tutti coloro che partecipano al progetto devono lavorare per lo spettacolo nel suo insieme e non curare solo la propria area di competenza, le squadre devono rimanere unite per costruire un qualcosa di comune”. La realizzazione della manifestazione, unica e irripetibile, fin da subito ha assunto i contorni di qualcosa di eccezionale. La grande sfida per Spagnoli “è stata quella di pensare a come far arrivare l’emozione a quasi un chilometro di distanza dal palco”.

DISCOGRAFIA ITALIANA: QUALE FUTURO?

Uno dei temi principali affrontati oggi in fiera al Music Inside Rimini 2018 ha riguardato il futuro delle etichette discografiche tradizionali, con una tavola rotonda interamente focalizzata sull’industria musicale. A moderare l’incontro Pierfrancesco Pacoda, giornalista e uno dei massimi esperti nazionali di tendenze musicali, che ha messo a confronto punti di vista e stili molto diversi di case discografiche quali FIMI, PMI, Woodworn Records, Fonoprint Records, Tuk Music e Honiro Label. Cosa sta cambiando questo panorama? Nell’era della musica liquida, della digitalizzazione e dell’autoproduzione molti si chiedono se ha ancora un senso il ruolo dell’etichetta discografica in senso classico. Per Pacoda “molte case indipendenti sono diventate di fatto delle società di servizio, realtà completamente slegate da quelle tradizionali. Nonostante si sia creato un nuovo approccio per gestire un mercato che è profondamente cambiato, alcune strutture continuano ad investire sui talenti musicali. Al contrario di quanto si possa pensare lo spazio c’è e continua ad essere economicamente interessante”.

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